Piazza San Babila

Piazza San Babila,  situata nel centro storico di Milano e collegata a piazza del Duomo, è stata a lungo considerata come il punto d'incontro favorito della borghesia milanese e oggi è un luogo di incontro, a pochi passi dalle strade dello shopping di lusso, quali via Montenapoleone e corso Matteotti. Larga parte delle architetture che la delineano risalgono agli anni trenta.

Piazza San Babila è caratterizzata dalla presenza di una fontana realizzata nel 1997 dall’Arch. Luigi Caccia Dominioni con una struttura molto articolata che simboleggia la ricchezza di acque della terra lombarda, le sue complesse caratteristiche oro-geografiche. La fontana è realizzata con graniti delle valli lombarde,  come simbolo delle Prealpi, le montagne che cingono il nord di  Milano.  Inoltre la fontana rappresenta l'ecosistema lombardo con le acque che dalle montagne scorrono attraverso i grandi laghi fino alla pianura padana.

In un lato della piazza si trova la Basilica di San Babila, la cui costruzione risale agli ultimi decenni del secolo XI, nei pressi delle mura storiche della città. Secondo la tradizione, l'edificio fu eretto sulle vestigia del «Concilium Sanctorum» («Concilio dei santi»), primitiva residenza del clero missionario orientale, sorto nel secolo VII sulle rovine di un tempio pagano dedicato al dio Sole.

La basilica di San Babila è inserita nella storia profana e religiosa di Milano, ad essa sono legati il movimento civico del libero Comune e quello religioso dei Patari. Presso la basilica hanno avuto origine, con il concorso dei suoi Canonici, le gloriose «Cinque Giornate di Milano»: da qui i cittadini mossero verso il Palazzo del Governo in Corso Monforte (attuale sede della Prefettura) per ottenere la costituzione della guardia civica. La barricata di San Babila fu una delle più attive e la vicina Porta Orientale fu la prima sulla quale fu issata la bandiera tricolore.