Casa degli Omenoni

La costruzione del palazzo si deve allo scultore e cesellatore aretino Leone Leoni che e nel 1565 ne avviò la costruzione dell'attuale palazzo, facendone l'abitazione propria e del figlio, anch'egli scultore.

Furono entrambe celebri collezionisti e mercanti d'arte, e radunarono all'interno della casa una celebre ed eclettica collezione di arte antica e opere dei maggiori artisti del tempo, fra cui spiccavano opere di Tiziano, Michelangelo e Correggio e la  collezione dei disegni di Leonardo da Vinci .

La facciata del palazzetto  è ornata da otto cariatidi denominati “omenoni”: il termine omenoni deriva infatti da  telamoni, ovvero "grandi uomini" in dialetto milanese.  La facciata è composta da due ordini e da un attico, di epoca posteriore, ed è scandita verticalmente in sette scomparti. Al piano terreno sono ripartiti dagli otto colossali telamoni in pietra, rappresentanti barbari sconfitti ispirati alla statuaria della Roma classica. Al di sopra delle teste dei barbari sono indicate le stirpi alle quali appartengono.  Nello scomparto centrale del fregio che corre sotto la gronda, il rilievo con la Calunnia sbranata dai leoni.