Il corpo centrale è marcato da tre grandi aperture tripartite che sono molto vicine alle soluzioni pensate dai romani per le terme. Le parti laterali ripropongono le aperture tripartite della fronte e, alle estremità, emerge una notevole profusione decorativa, con fontane antropomorfe fortemente squadrate e candelabri ornamentali sovrastati da orologi. Subito dietro, una grande apertura unica dà accesso alla Galleria delle Carrozze: essa è sorretta da due titaniche colonne doriche, sopra la quale si erge un cornicione aggettante su cui, alle estremità, due teste leonine accompagnano il logo delle Ferrovie a due ali allegoriche.
Monumentali sono anche i due fabbricati laterali, che si presentano tendenzialmente neoclassici,. Concludono lo slancio verticale pinnacoli angolari con figure mostruose, una via di mezzo tra gargoyles e bestioni usciti dai trattati medievali.Dalla facciata principale si accede alla grandiosa Galleria delle Carrozze, sostenuta da lesene squadrate e coperta alternativamente da vetrate e da parti con soffitto a lacunari. In queste parti sono inseriti bassorilievi raffiguranti Lavoro, Commercio, Scienza e Agricoltura,. Sopra gli ingressi vi sono quattro mascheroni di Mercurio, uno dei simboli del progresso e delle ferrovie. Ciclopico è il Salone della Biglietteria, alto 42 metri, lungo 62 e largo 32 ed è di profusione decorativa straordinaria, dalle lampade decò in stile giapponese all’ornamentazione dei bassorilievi di storia romana. Non mancano anche sculture con allegorie delle armi e i segni dello zodiaco. Scale mobili e gradinate marmoree conducono alla Galleria di testa, che costeggia tutti i ventuno binari in cui la stazione è suddivisa. Aperta da finestre tripartite è dotata di una notevole decorazione e soprattutto delle splendide vedute di Milano (alle due estremità), Firenze, Roma e Torino (al centro) e delle spettacolari lampade situate sui pinnacoli di accesso alle scalinate che conducono alle uscite laterali. Grandiosa è anche la tettoia che copre i binari.