Esso venne edificato nel 1776-1778 per volontà dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria, su progetto dell’architetto neoclassico Giuseppe Piermarini. Nel 1812, con l’avvento di Rossini, la Scala diventa il luogo deputato del melodramma italiano, della sua evoluzione lungo un secolo e della sua tradizione esecutiva fino ai nostri giorni, attraverso il primato conseguito con le opere di Donizetti, Bellini, Puccini e soprattutto Giuseppe Verdi, il compositore che più di ogni altro è legato alla storia della Scala, le cui opere, per il forte sentimento patriottico che suscita nella Milano attraversata dai fermenti del nascente Risorgimento Italiano, rafforzano le radici popolari del melodramma stesso e ne identificano l’immagine con la Scala. Arturo Toscanini fu il più famoso di una lunga serie di direttori artistici: egli nei primi anni venti del 1900 assume due volte la direzione e promuove una radicale riforma del Teatro (a lui si deve la modalità esecutiva delle opere liriche come oggi siamo abituati in tutto il mondo) e nel 1946 inaugura la Scala ricostruita dopo i devastanti bombardamenti della seconda guerra mondiale, con un famoso concerto che – oltre alle 3000 persone in teatro - raccolse migliaia di milanesi nelle piazze e nelle vie circostanti per ascoltare attraverso gli altoparlanti